Felicità e dipendenze

Che relazione c’è tra la ricerca della felicità e le dipendenze? Una relazione molto più stretta di quanto si possa immaginare. Nel video che segue il dott. Massimo Gandolfini (neurochirurgo e psichiatra) spiega questa relazione in modo semplice e comprensibile (assolutamente da vedere e ascoltare).

Tra le varie dipendenze che minano il futuro dei nostri cari giovani c’è sicuramente lo smartphone, i social in modo particolare. Ormai iniziano a vedersi chiari gli effetti dell’uso precoce (e insensato) di smartphone e tablet in quelli che erano bambini qualche anno fa e che oggi iniziano ad essere adolescenti: uno studio recente dell’università Milano-Bicocca dimostra che l’uso precoce e prolungato di questi strumenti sta condizionando in modo negativo l’andamento scolastico dei ragazzi (il campione totale era composto da 1672 studenti delle scuole secondarie di primo grado), in particolare si segnala un impatto negativo e significativo sull’apprendimento in italiano, ma forse questi sono gli effetti meno gravi perché, inoltre, stanno aumentando significativamente nei pre-adolescenti e negli adolescenti disturbi di vario tipo come depressione, anoressia, difficoltà di espressione e relazione, disturbo oppositivo provocatorio ecc.

Purtroppo l’uso intensivo e incontrollato dei social sta pesando tantissimo sulle nuove generazioni (ma non solo), anche le ultimissime tecnologie, se vissute nel modo sbagliato, incideranno anch’esse in modo negativo sui nostri ragazzi: ci sono ragazze che ricorrono continuamente ai filtri (tradotto “intelligenza artificiale”) per rendersi più belle e accattivanti nei loro post, ma poi quando sono sole davanti allo specchio quello non mente, dice loro chi sono veramente e tante ragazze non riescono ad accettarsi per quello che sono, non riescono a volersi bene e lì iniziano i problemi seri. Quante ragazze soffrono perché non si accettano fisicamente? Quanti ragazzi non si amano per quello che sono? Quanti ragazzi non si sentono amati? Chi li aiuta? E’ qui che entrano in ballo le dipendenze (alcol, droga, pornografia, giochi online, ecc..), la ricerca di una felicità effimera che non esiste, che rischia di diventare una “prigione” da cui poi è molto faticoso uscire.

Lungi da noi fare la guerra alla tecnologia, quella c’è e andrà sempre avanti e sarà certamente un grandissimo aiuto per l’uomo: il problema non è la tecnologia, non sono i social, non sono gli smartphone, il problema è il cuore dell’uomo, lì dobbiamo aiutare i nostri ragazzi a trovare la vera felicità, quella che durerà per sempre qualsiasi cosa accada.

Lo smartphone precoce riduce l’apprendimento degli studenti

Ricerca di Milano-Bicocca e SUPSI